Per quanto difficile da immaginare oggi, i cuscinetti a sfera sono, per gli standard storici, un’invenzione abbastanza recente.
Leonardo da Vinci, inventore di una certa notorietà, incorporò disegni di cuscinetti a sfera nel suo progetto per un elicottero intorno al 1500 d.C.
Il cuscinetto a sfera fu descritto da Galileo nel XVII secolo, l’idea di Galileo era solida, eppure non prese piede.
Anche se l’idea rimase latente per secoli, non ne venne fuori nulla fino all’avvento della Rivoluzione Industriale. Il primo brevetto per un cuscinetto a sfera di tipo radiale fu concesso a Parigi, nel 1869, a Jules Suriray, un umile meccanico di biciclette. Più tardi, in quell’anno, i suoi prototipi di cuscinetti furono montati sulla bici vincente della prima gara ciclistica su strada al mondo, da Parigi a Rouen.
Infine, quattordici anni dopo, un bavarese di nome Friedrich Fischer sviluppò un approccio per la fresatura e la rettifica di sfere di uguali dimensioni e di esatta rotondità in modo meccanico, e poco dopo si formò una vera e propria industria indipendente di cuscinetti.
Da allora, i cuscinetti a sfere hanno migliorato l’efficienza di numerosi dispositivi dipendenti dal movimento rotatorio.
Ma cosa ha a che fare questo con le porte scorrevoli?
Semplice: indipendentemente dalla sua configurazione, la porta scorrevole ha ruote che si muovono su un binario. Il funzionamento regolare, la resistenza e la riduzione del rumore sono vantaggi garantiti dall’uso di vari tipi di cuscinetti a sfera integrati nelle ruote.
Infatti, è anche grazie all’uso di cuscinetti di altissima qualità che i kit carrelli Filmar sono garantiti 15 anni per un funzionamento sempre performante.