I vantaggi delle porte scorrevoli a scomparsa sono spesso trascurati quando si progettano alloggi nuovi o ristrutturati per persone con disabilità e interni dove il design inclusivo è ritenuto importante.
Attraverso una porta scorrevole lo scomodo movimento in avanti e indietro necessario quando si utilizza una porta a battente viene completamente eliminato, facilitando l’entrata per chi ha difficoltà di manovrabilità e non solo, infatti questo vale anche per chi usa ausili per la deambulazione o per chi è cieco o con problemi alla vista, poiché il pericolo del bordo d’entrata viene anch’esso eliminato.
Esiste una specifica normativa che tratta la progettazione ed i requisiti minimi per le porte che devono permettere l’accesso a persone con disabilità. Le principali norme a cui fare riferimento sono due: la legge n. 13 del 1989 che intende favorire gli interventi riguardanti attività di abbattimento barriere architettoniche negli edifici privati ed il D.P.R. 503/96 per gli edifici pubblici.
A questi si aggiungono altre norme accessorie come il D.P.R. 384/78 – Norme tecniche per le strutture pubbliche d’uso collettivo che contiene anche le informazioni delle dimensioni della porta stessa.
In merito alla dimensione della porta, nel d.p.r. si legge che una luce di passaggio di 85-90 cm rischia di essere più inaccessibile rispetto ad una con una luce pari a 75-80 cm. Questo perché difficilmente le carrozzine hanno una dimensione in larghezza maggiore di 75 cm e una porta di grandi dimensioni, oltre ad essere più difficile da manovrare per un disabile, ha costi maggiori.
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